Vuoi tinteggiare le pareti esterne della tua casa? Sono davvero rovinate, scolorite o vuoi dare loro un nuovo aspetto?
Con questa guida, sintetica ma completa, potrai conoscere al meglio i punti
fondamentali del lavoro che ti aspetta: si tratta di quelli davvero
indispensabili per ottenere risultati soddisfacenti, durevoli e in
sintonia con il paesaggio circostante!
Qual è il periodo migliore per tinteggiare le pareti esterne?
È
preferibile eseguire i lavori di tinteggiatura in primavera o in autunno, in giornate in cui la
temperatura non è al di sotto dei 5° C e in assenza di
pioggia o vento.
Tieni però in considerazione che anche l’esposizione eccessiva ai
raggi del sole potrebbe causare problemi. Cerca quindi di procedere
pitturando secondo l'ordine che indichiamo qui di seguito: opera sulla parete
ovest nelle prime ore del mattino, su quella nord in tarda mattinata, sulla est
nel primo pomeriggio e, infine, sulla sud verso sera.
Oltre a questa indicazione di massima, dovresti prestare attenzione ad almeno
tre fattori importantissimi: alla temperatura del supporto (che
può essere molto diversa da quella esterna), al tempo di
essicazione (che varia in base alle condizioni climatiche) e
alle temperature-limite presenti sulla scheda tecnica della
pittura.
Quali sono le indicazioni sull'uso del colore in vigore nel tuo comune?
La maggior
parte dei comuni italiani ha adottato un proprio Piano del Colore (o una regolamentazione
equivalente) che limita la gamma di colori utilizzabili
per le facciate delle costruzioni (sia che si tratti di abitazioni, sia di
edifici commerciali).
In ragione di ciò, prima di iniziare a dipingere le pareti esterne, recati
allo Sportello Unico dell’Edilizia, oppure all’Ufficio Tecnico del tuo comune: è lì che potrai
ottenere tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Le detrazioni fiscali dello Stato per il 2021
L’agevolazione per quest'anno consiste in una detrazione
d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese
sostenute nel 2020 e nel 2021 per interventi finalizzati al recupero o restauro
della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in determinate zone,
compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli
interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e
fregi.
Quali sono le condizioni delle pareti di casa tua?
Sembra essere tutto pronto per cominciare a dipingere,
se non fosse per un ultimo controllo, quello della superficie su cui andrai a
operare. Infatti, per procedere con la tinteggiatura e ottenere buoni
risultati, le pareti devono necessariamente soddisfare
alcune condizioni.
Assenza di crepe
È fondamentale intervenire con tempestività: sapevi
che anche una piccola crepa può espandersi e provocare danni
all’edificio (come l’infiltrazione d’acqua e di umidità) e
indebolire le strutture portanti (con rischio crollo)?
In caso di crepe, bisognerà ripararle. Dovrai applicare una
rasatura armata con colla e rete e finire con rivestimento a spessore, oppure
finire a civile e tinteggiare previa applicazione di fissativo.
Si tratta di una soluzione che puoi adottare con successo in
casi di lieve entità; in presenza di lesioni profonde e gravi, è
sempre meglio richiedere un intervento professionale, per non compromettere la
sicurezza dell’intero edificio.
Assenza di scrostamenti
In caso di scrostamenti è opportuno intervenire rimuovendo l’intonaco danneggiato. Dovrai inumidire
le parti nude con una spugna bagnata e applicare un impasto a base di cemento,
calce, sabbia e acqua, che deve essere mantenuto bagnato per un paio d’ore e,
una volta che risulterà aderente e asciutto, andrà levigato per allinearsi al
vecchio intonaco ancora intatto. Solo allora potrai iniziare a
tinteggiare la parete.
Prima di agire sull’intonaco, però, assicurati di avere una buona manualità e
la strumentazione necessaria. In caso contrario, i danni potrebbero essere
maggiori dei benefici.
Ricorda sempre che l’intervento di un professionista può farti risparmiare
tempo e sforzi.
Assenza di umidità
Prima di
iniziare a pitturare, devi anche essere certo che le pareti non presentino muffe, alghe e muschi.
Per tutelare la salute degli abitanti ed evitare che i segni dell’umidità
ritornino anche dopo la tinteggiatura, ti consigliamo di affidarti a una diagnosi professionale dell’isolamento termico della tua casa.
La scelta della pittura per esterni più adatta
Il mercato offre tantissimi tipi di pitture, ognuno
indicato per una particolare condizione della facciata. Tra questi, in
qualsiasi negozio del settore, potrai trovare facilmente:
Pitture acriliche:
Indicate per pareti in buono stato, in cui solo la tinteggiatura si è
invecchiata.
Pliotite:
Consigliata per le pareti porose, farinose o esposte a un clima particolarmente
umido.
Pitture silossaniche:
Sono ideali nei casi in cui gli agenti atmosferici sono particolarmente
aggressivi (periodi molto caldi e freddi che si alternano).
Pitture al quarzo:
Si possono applicare su tutti i tipi di facciata e offrono prestazioni
eccellenti nel tempo.
Ultime indicazioni
Ad ogni modo, ti ricordiamo sempre che la
professionalità non si improvvisa!
Se hai dubbi e/o un contesto particolare da affrontare
ritienici a disposizione per valutare insieme il da farsi. L’importante è
raggiungere il risultato che hai in mente.
Imbianchino Roma. Imbiancatura e Decorazioni
Pittoriche per la Tua Casa e Ufficio è un sito di Easy Service Solutions ed è
il tuo CENTRO di COMPETENZA preferito, ricordatelo!
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circostanza particolare, non esitare a contattarci.
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